Allenarsi in bici in inverno - La Mia Prima Granfondo
Allenamento

Allenarsi in bici in inverno

È possibile continuare ad allenarsi in bici in inverno o, comunque, quando sono terminati gli appuntamenti della stagione delle granfondo e comincia a fare freddo? Onestamente, a me verrebbe da rispondere no, o al massimo, sì è possibile ma non è divertente! Amo il caldo, mentre il freddo mi toglie stimoli ed energie. Però con gli anni ho scoperto che, con qualche piccolo accorgimento, riesco a godermi la bici anche con il freddo.

Proteggere le estremità

Quando le temperature si abbassano il nostro organismo tende a concentrare la circolazione, e quindi il riscaldamento del nostro corpo, nei punti vitali. Le estremità vengono presto “abbandonate a se stesse”: è questo il motivo per il quale si consiglia sempre di proteggere mani e piedi. Personalmente non ho mai avuto grossi problemi alle mani, i guanti disponibili sono adatti a tenerle sufficientemente calde e, in caso di temperature particolarmente rigide, si possono adottare sottoguanti in gore, non proprio economici ma sicuramente funzionali.
Invece ho impiegato un sacco di tempo a trovare una soluzione per andare in bici in inverno senza congelarmi i piedi, finché ho scoperto che l’avevo già in casa. Ho scelto i sacchetti che si usano per conservare i cibi! Si tagliano in modo da adattarli a piede e parte inferiore della gamba, si mettono direttamente a contatto con la pelle e riducono parecchio la dispersione di calore. Sopra ai “sacchetti”, metto calze pesanti e sovrascarpe. Problema risolto.

Proteggere le vie respiratorie

Molti usano fazzoletti per coprire il naso. Il principio è che l’aria fredda dell’inverno possa nuocere alle vie respiratorie e causare malattie. Il tessuto sul naso serve a riscaldare l’aria e a ridurre il problema e la sensazione di fastidio. Personalmente, non ho mai potuto soffrire il fazzoletto sulla bocca, figuriamoci sul naso. La sensazione che ne ricavo è di non riuscire a respirare bene, a fondo, proprio quando invece mi servirebbe un maggior apporto di ossigeno.
Teniamo poi presente che nel milanese è raro che la temperatura resti sotto lo zero per molto tempo e quindi l’aria non è poi così fredda.
Fazzoletto per riscaldare l'aria respirata

Proteggersi con il buon senso

Esiste poi tutta una serie di piccoli accorgimenti dettati dal buon senso, ai quali puoi tranquillamente arrivare da solo. Io mi limiterò a elencarli di seguito, giusto per farti risparmiare tempo e, magari, qualche brutta esperienza.

    • Scegliere bene l’orario delle uscite: se in primavera si può già uscire al mattino presto, in inverno è opportuno scegliere le ore centrali della giornata, quelle più calde… impegni di lavoro permettendo!
    • Utilizzare occhiali con lenti chiare, soprattutto nel nord del nostro paese dove la nebbia è in agguato, in particolare in certe ore della giornata
    • Effettuare un riscaldamento più lungo. Con il freddo anche i nostri muscoli impiegano più tempo a “entrare in temperatura”, quindi prima di sottoporli a sforzi intensi è bene pedalare con rapporti agili per diverso tempo. Personalmente, in inverno non effettuo mai un riscaldamento inferiore a mezzora. Molti trovano utile anche fare stretching prima di uscire.
    • Utilizzare parafanghi e luci. Dopo esserti preso cura di te, tocca alla bici. I parafanghi posteriori, o alette, costano davvero poco e impediscono che l’acqua sollevata dalla ruota ti bagni glutei e parte inferiore della schiena. Tempo di montaggio 30 secondi! Le luci, sia anteriore che posteriore, sono una misura di sicurezza tanto banale quanto necessaria. Servono a essere visti dalle auto, ancor più che a vedere.
    • Considerare le alternative, in particolare i rulli o ciclotrainer. Io li uso da parecchio e sono un ottimo strumento, soprattutto quando il tempo resta brutto per parecchi giorni di fila. Vanno considerati però anche i non pochi aspetti negativi: il costo, 55-60 euro per i modelli più economici, che però io considero non all’altezza di un ciclista, sia pure della domenica; l’ingombro in casa: anche ripiegati hanno bisogno comunque di un certo spazio; e la noia: diciamocelo francamente, i rulli non hanno lo stesso fascino della strada, per compensare, almeno in parte, si può sentire la musica, guardare la tele o anche leggere, mentre si pedala.
    • Uscire in gruppo. Sfruttando gli stimoli dati dai compagni di pedalata è più facile vincere la pigrizia!

Sella Ronda Bike Day 2016
Infine, e lo metto a parte perché secondo me è il suggerimento più importante fra quelli ispirati al buon senso – non a caso, proviene dai vecchi ciclisti -: in bici in inverno bisogna avere freddo in partenza! Se quando sali in bici sei subito a tuo agio, sei vestito troppo. Dopo un po’ di chilometri il tuo fisico comincerà a scaldarsi, tu avrai caldo e incomincerai a sudare. Al contrario, se nei primi chilometri hai un po’ di freddo, ti troverai alla temperatura giusta quando sarai nel pieno dello sforzo.
Tu hai altre idee per l’inverno che possano essere utili a tutti? Se vuoi condividerle, lascia un commento.

Buon inverno in bici e buon anno nuovo a tutti.

Mi chiamo Alessandro aka adsoul. Non sono: un medico sportivo, un biomeccanico, un preparatore atletico. Sono: una persona che ama pedalare, leggere e scrivere. Così ho pensato di unire le tre cose, vado in bici, leggo e scrivo di bici, sperando di aiutare i visitatori di questo sito a godersi ancora di più la meravigliosa compagna a due ruote.

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