Il progetto
Il 24 maggio 2015 ho partecipato alla prima Novecolli della mia vita. È stata un’esperienza così bella (e così bagnata!) e le emozioni sono state così intense che fin da subito ho pensato al modo di condividerle. Ecco perché a giugno 2017 è nato La Mia Prima Granfondo, ed ecco spiegato il nome del mio sito.
In questo sito si parla di bici da corsa: racconto le mie esperienze, il mio modo di prepararmi, il mio atteggiamento verso la bici. Io però non sono un preparatore atletico, un medico sportivo o un ciclista professionista. Quello che racconto va bene per me e spero possa servire a chi legge per evitare i miei errori. Ma chi vuol fare sul serio deve rivolgersi a veri professionisti. Si può fare a meno del biomeccanico e del preparatore atletico, almeno finché non si punta a fare il risultato. Sicuramente, è sbagliato copiare quello che fanno gli altri perché “lo ha detto il preparatore del mio amico”: ognuno di noi è diverso. Non si può però rinunciare alla salute: quindi prudenza in bici e controlli dal medico sportivo. Sempre.
Chi in bici va solo a passeggio con la famiglia può farne a meno, ma per tutti gli altri, appena le pulsazioni cominciano a salire, la visita dal medico sportivo a mio avviso è necessaria. E non solo perché senza il certificato alle granfondo non si può partecipare, ma anche perché è l’unico modo per essere tranquilli e spingere sui pedali con serenità.
Questo sito ospita una (crescente) sezione dedicata alle salite. È sulle salite che è nata l’epopea del ciclismo, le grandi imprese dei campionissimi passati e presenti. Anche la maggior parte di noi cicloamatori tra le imprese che ricorda con maggiore piacere cita sicuramente lo Stelvio piuttosto che il Mortirolo o il muro di Sormano. Ho quindi pensato di pubblicare le “mie” salite, man mano che le faccio, descrivendole con dati tecnici, profilo altimetrico e un mio commento. L’obiettivo non è tanto spiegare come fare il tempo, quanto piuttosto come farle in sicurezza, con un occhio alle strade, al traffico e al meteo.
Una piccola precisazione. Tra i dati inclusi in ogni scheda salita, ci sono regione e provincia. Si riferiscono al punto di inizio della ascesa. In questo modo si evitano ambiguità, dato che molte salite terminano a un valico che funge da confine.
L’idea delle descrizioni delle salite mi è stata ispirata da salite.ch, un sito che esiste da tanto tempo e che gli appassionati conoscono bene. Per diverso tempo ho usato il loro algoritmo, per valutare la difficoltà di una ascesa – da una stella per le più facili a cinque per quelle terribili. Mi sono però reso conto che risente pesantemente del modo in cui segmento una salita: in linea di principio, più segmenti corrispondono a una maggiore difficoltà. Ho scelto quindi di elaborare un mio algoritmo che tenesse conto di parametri oggettivi, principalmente la lunghezza e la pendenza media della salita. In questo modo mi pare di riuscire a ottenere un dato più oggettivo.
Sfuggono forse alla regola salite veramente estreme come il Muro di Sormano, che meriterebbe cinque stelle per lo sforzo che richiede ma ne ottiene solo tre a causa della lunghezza minima.
Lo strumento che uso per generare il grafico della salita è invece ancora quello, ottimo, creato da salite.ch.
La Mia Prima Granfondo è un sito aperto a qualsiasi tipo di collaborazione: se hai percorso una salita che ti ha gratificato in modo particolare e ti senti in grado di raccontarla a tutti, scrivi a info@lamiaprimagranfondo.it e valutiamo insieme cosa puoi fare. Tieni però presente che questo è un progetto assolutamente amatoriale e non sono previsti compensi per i contributor.