Perché la granfondo è bella?

Su YouTube c’è questo video che, intorno al minuto 6:00, mostra un numerosissimo gruppo di ciclisti che si avvicina alla linea di partenza. È il momento in cui tutti sogniamo, ci immaginiamo scalare le salite che troveremo tra poche ore in agilità, in piedi sui pedali, rilanciando la bici. Nella maggior parte dei casi non sarà così, molti si trascineranno fino in vetta, alcuni spingeranno a piedi la bici, altri finiranno la granfondo stremati e pieni di crampi («mi fanno male anche i capelli», ho sentito dire una volta), ma alla successiva occasione saranno ancora lì, a sognare, a tornare bambini e immaginare impossibili imprese, vedersi come professionisti del pedale, Nibali, Contador, Aru… È solo la prima delle emozioni che si vivranno nell’arco della giornata, ed è solo uno dei tanti motivi per i quali, finita una granfondo, si pensa subito alla prossima. Quali sono gli altri?
È una festa che comincia già il giorno prima, con gli stand degli espositori dove trovi tutto, la specialissima, l’abbigliamento, gli ultimi prodotti in fatto di alimentazione. E gli standisti sono preparati e disponibili a spiegare nei dettagli i loro prodotti. Quando ricapita di toccare con mano tutti quei “giocattoli”?
Incontri ciclisti di tutto il mondo e ognuno ha una sua storia da raccontare. Incontri persone che magari sono venute in bici, a tappe, facendo diverse centinaia di chilometri, stranieri che hanno un approccio molto diverso dal tuo, sconosciuti con i quali ti aiuti, tirate un po’ per un uno. Basta tenere occhi e orecchie ben aperte.
Il pubblico ti applaude, magari in cima a una salita davvero tosta. Ti fanno sentire diverso, hai l’impressione di fare qualcosa di davvero speciale e che la gente lo riconosca e lo apprezzi. Non capita tutti i giorni di essere il destinatario di applausi e urla di incitamento, giusto?
Partecipi per stare insieme agli amici, partire e arrivare con loro, superando le difficoltà che prima o poi, impreviste e imprevedibili, ti troverai davanti. E alla fine avrai rafforzato i legami di amicizia con quelle persone, avrete qualcosa da condividere, di cui parlare la sera della granfondo, davanti a una pizza e a una birra.
“Alzi l’asticella”. Una granfondo ti spinge a porti obiettivi e spesso sono al limite delle tue capacità. Ma nessuno vuole finire la salita con un ritardo di minuti dal suo gruppo o finire la sua giornata a bordo del carro scopa, e quindi vai oltre, fai di tutto per evitare l'”onta”. Vai oltre i tuoi limiti per raggiungere il tuo obiettivo.
(Spesso) pedali su strade e con panorami magnifici, che difficilmente avresti visto senza la granfondo. Pensate al Pordoi: è una salita meravigliosa, un panorama bellissimo (la salita più bella d’Italia nel rapporto fatica – panorama, ha detto un mio amico scalatore), ma quando è aperta al traffico devi stare attento alle auto più che alle montagne. Che pace invece, quando sono solo le biciclette a salire, a un Sella Ronda Bike Day abbiamo visto anche le marmotte!
Stai facendo la gara più entusiasmante, no, non quella contro chi ti pedala a fianco, ma contro te stesso, contro la voglia di scendere dalla bici quando i muscoli bruciano e i polmoni… bruciano anche di più! Sei tu il tuo più grande avversario, e batterti sarà la tua più grande soddisfazione.
Ci sono persone che hanno sacrificato la loro domenica per te. Il personale di supporto, quelli che alle rotonde fermano le auto e ti indicano la strada, la polizia, le ambulanze. Soprattutto ci sono gli addetti ai punti di ristoro: spesso sono lì dall’alba e magari fa un freddo boia o un caldo cane, sgobbano senza sosta e non prendono un centesimo, lo fanno per passione, anzi come mi ha detto una volta una di loro “siamo qui perché voi siete i nostri eroi”.
Può ricordare la gioventù, quando eri un giovane ciclista con tanta voglia di gareggiare. E per questo punto ringrazio Iskender, che giovane ciclista lo è stato veramente e che ancora adesso, ben oltre i 70, va in bici con tanta passione e va davvero forte.
Stai pedalando ed è la cosa che ti piace fare. E cosa c’è di più bello che farlo in un gruppo di gente che la pensa come te, senza macchine, come se tu stessi partecipando al Giro, al Tour, alla Sanremo?
Ho dimenticato qualche motivo? Se a te piace la Granfondo anche per altre ragioni, diccelo lasciando un commento.
Alessandro
Mi chiamo Alessandro aka adsoul. Non sono: un medico sportivo, un biomeccanico, un preparatore atletico. Sono: una persona che ama pedalare, leggere e scrivere. Così ho pensato di unire le tre cose, vado in bici, leggo e scrivo di bici, sperando di aiutare i visitatori di questo sito a godersi ancora di più la meravigliosa compagna a due ruote.
